“Corriere”, “Panorama” e “Repubblica” colti a copiare da Wikipedia: per loro, “Fra’ Martino” l’ha scritta Manlio Sgalambro

La morte del filosofo Manlio Sgalambro ha messo in luce, ancora una volta, come lavorano le redazioni dei principali giornali di oggi. Qualcuno ha modificato la voce di Wikipedia dedicata a Sgalambro, inserendo (anche in altre occasioni) la frase “è anche l’autore del testo di canzoni per bambini, come Madama Dorè, Fra’ Martino campanaro, Il merlo ha perso il becco, su musica di Giovanni Ferracin” o sue varianti. Una frase che dovrebbe suscitare perlomeno qualche perplessità, per ovvie ragioni storiche. La modifica ora è stata rimossa.
Cosa ha fatto la redazione del “Corriere”? Ha pubblicato questo1, a firma di Redazione online:

Il paroliere, scrittore e poeta aveva scritto anche i testi di famose canzoni per bambini come «Madama Dorè» e «Fra’ Martino campanaro».

Sì, avete letto bene.
Cosa ha fatto invece “Repubblica”? Ha pubblicato questo2, firmato da Andrea Silenzi, nel quale si legge:

Dal 1998, Sgalambro ha scritto testi di canzoni anche per Patty Pravo, Alice, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Milva e Adriano Celentano. Sgalambro ha anche scritto i testi di canzoni per bambini quali “Madama Dorè”, “Fra’ Martino campanaro”, “Il merlo ha perso il becco”, su musiche di Giovanni Ferracin.

Cos’ha preferito scrivere, per contro, “Panorama”? Questo3, firmato da Redazione:

sono suoi anche i testi di canzoni per bambini come il famoso canone “Fra’ Martino campanaro”, “Il merlo ha perso il becco”, “Madama Doré”.

Notate qualche somiglianza?
Come “Corriere”, “Repubblica” e “Panorama”, innumerevoli altre redazioni hanno copia-incollato: provate a cercare “manlio sgalambro” “fra martino campanaro” in “Google”.
La storia che Sgalambro avrebbe scritto Fra’ Martino campanaro esiste solo in quella fugace apparizione in Wikipedia (e in questa4, segnalata da “il giornale della Musica”, apparsa sempre su Wikipedia). Nessun altro sito la riporta prima di ieri. Nessuno s’è fermato a chiedersi se era plausibile. Nessuno s’è fermato a verificarla (s’è salvato “Avvenire”5).
Da parte mia, a questi che pretendono di essere giornalisti, che guardano Internet, blogger e wikipediani dall’alto in basso, difendendosi dal plebeo olezzo sventolandosi sotto il naso la tessera dell’Ordine dei Giornalisti e poi da quella disprezzata Wikipedia attingono a piene mani, senza fare il minimo controllo, posso solo dire una parola: mavaffactchecking.

1 È morto Manlio Sgalambro, il filosofo di Battiato in “Corriere della Sera”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno
2 Andrea Silenzi, È morto Manlio Sgalambro, filosofo, scrittore e poeta. Per anni è stato il coautore di Battiato in “la Repubblica”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno
3 È morto Manlio Sgalambro, filosofo e cantautore di Franco Battiato in “Panorama”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno
4 Enrico Bettinello, Il fact checking e la macchina da cucire in “il giornale della musica”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno
5 Gigio Rancilio, Sulla morte di Manlio Sgalambro. Wikipedia manda in tilt i mass media in “Avvenire”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno


“Corriere”, “Panorama“ e “Repubblica” colti a copiare da Wikipedia: per loro, “Fra’ Martino” l’ha scritta Manlio Sgalambro in “Il Disinformatico”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno

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