È morto Manlio Sgalambro, filosofo, scrittore e poeta. Per anni è stato il coautore di Battiato

Aveva 90 anni ed era noto al grande pubblico soprattutto per la ventennale collaborazione artistica con il musicista, suggellata da brani amatissimi, primo fra tutti La cura

ROMA – È morto Manlio Sgalambro. Noto al grande pubblico soprattutto per la sua ventennale collaborazione con Franco Battiato, Sgalambro, nato a Lentini il 9 dicembre del 1924, era un filosofo, scrittore, poeta e cantautore. Raggiunto dai cronisti, Battiato non ha voluto commentare la notizia della morte del suo grande amico: “Non ho nulla da dire, è una cosa privata, è un dolore personale molto forte”.
L’opera filosofica di Sgalambro ha un netto orientamento nichilista e risente delle influenze, fra gli altri, di Friedrich Nietzsche ed Emil Cioran. Dopo alcuni saggi in piccole riviste negli anni ’50 e ’60, Sgalambro ha esordito nel 1982, in tarda età con quella che probabilmente è la sua opera più rappresentativa: La morte del sole. A partire da questo libro, il filosofo ha raggiunto una notorietà sempre più vasta, anche grazie a una serie di apparizioni televisive. Negli anni successivi, Sgalambro ha pubblicato molti altri volumi (alcuni dei quali tradotti in tedesco, francese e spagnolo), fra i quali Trattato dell’empietà, Del pensare breve, Dell’indifferenza in materia di società, La consolazione, Trattato dell’età, De mundo pessimo e altri. L’ultimo è Variazioni e capricci morali, pubblicato nel 2013.
A partire dal 1994, Sgalambro ha collaborato a gran parte dei progetti di Battiato, e proprio questa collaborazione gli ha regalato una grande popolarità. Per il musicista siciliano Sgalambro ha scritto libretti d’opera, testi di canzoni (a lui si devono le parole del brano La cura, considerato uno dei migliori dell’intera produzione di Battiato) e sceneggiature per film. Il primo album firmato in coppia con Battiato è stato L’ombrello e la macchina da cucire, pubblicato nel 1995. I due hanno poi lavorato insieme su una lunga serie di album (L’imboscata, Gommalacca, Ferro battuto, Dieci stratagemmi, Il vuoto, Inneres Auge, Apriti sesamo, oltre ai tre volumi della serie Fleurs), oltre che per i libretti delle opere Il cavaliere dell’intelletto, Socrate impazzito, Gli Schopenhauer e Telesio e al balletto Campi magnetici.
Sgalambro ha scritto anche le sceneggiature dei tre film realizzati da Battiato come regista, Perduto amor, Musikanten e Niente è come sembra. Divertito dal suo ruolo di rockstar, che ha sempre interpretato con grande ironia e senso della teatralità, nel 2001 Sgalambro ha anche inciso un album a suo nome, Fun club, prodotto dallo stesso Battiato e da Saro Cosentino, che contiene insolite cover di classici come La vie en rose e Moon river oltre che brani contemporanei come Me gustas tú di Manu Chao. Nello stesso anno ha anche partecipato al Ferro battuto tour di Battiato.
Dal 1998, Sgalambro ha scritto testi di canzoni anche per Patty Pravo, Alice, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Milva e Adriano Celentano. “Purtroppo non l’ho conosciuto personalmente, ma sono onorata di avere inciso un suo pezzo, Emma Bovary”, ha detto Patty Pravo, in questi giorni a Londra per lavoro.
“È un altro grande che se ne va e che lascia un vuoto”.
I funerali saranno celebrati domani alle 15:30 nella chiesa Crocifisso dei miracoli di Catania.


Andrea Silenzi, È morto Manlio Sgalambro, filosofo, scrittore e poeta. Per anni è stato il coautore di Battiato in “la Repubblica”, 6 marzo 2014 – Collegamento esterno

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