Luca Ciliberti in La Sicilia, 15 ottobre 2016, p. 15
Il nuovo saggio romanzato di Fazio
Edito da Bonfirraro, è arrivato ieri in libreria il nuovo saggio, romanzato da di Salvatore Massimo Fazio, che sin dal titolo crea dubbi e stupore: Regressione suicida, dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro.
A distanza di cinque anni dall’ultima, fortunata, pubblicazione Insonnie (11.000 copie in 5 anni e due traduzione in lingua norvegese e in lingua spagnola) Fazio si presenta con un nuovo lavoro in cui l’autore ingaggia un confronto, acceso e irripetibile (e forse unico) tra due mostri sacri della filosofia contemporanea, ma rigorosamente “outsider”: un’imperdibile discussione tra le istanze cognitive del primo, di origini romene, e il siciliano Manlio Sgalambro, quel filosofo pessimista, nichilista – o “tuttista” come preferiva lui – che dal grande pubblico è conosciuto come chansonnier ironico vecchio stile che swinga e induce al sorriso, autore delle liriche più belle, passate alla storia della musica italiana attraverso la voce di Franco Battiato.
Il nuovo libro è pieno di interventi, tra cui le pregiatissime firme del poeta Angelo Scandurra (già Bompiani con lo stesso Sgalambro) – «Ci siamo rincorsi per anni e ritrovati» – e dell’intellettuale Enzo Cannizzo «colui che mi fece scrittore».