testo di Manlio Sgalambro, musica di Franco Battiato in Franco Battiato, Gommalacca, PolyGram, Milano, (settembre) 1998
«E scivola la sera tra i luoghi che attirano il mio sguardo, la mia attenzione. Dormo solo poche ore. La caffeina scuote le mie voglie, sto sempre sveglio, ho voglia di arditezze.»1 / Non saremo più né tu né io. Cerca di restare immobile e non parlare. Lento il respiro, all’unisono, rallenta il cuore. Muta la furia in ebbrezza e in tenerezza. Lasciati andare, piano, fino ad arrivare all’estasi con me. / Volare così in alto da afferrare la preda ambita, senza luoghi comuni né vane parole. Si intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani.
- «Scivola la sera, vado per bar e luoghi che attirano il mio sguardo e la passione, l’attenzione e le chimere. Ho voglia di arditezze (dormo solo poche ore). […] Sono sempre sveglio, la caffeina scuote le mie voglie […]» in Manlio Sgalambro, Nell’anno della pecora di ferro, Il Girasole, Valverde (CT), (aprile) 2011, pp. 24-25