Giacomo Pellicciotti in La Repubblica, 7 maggio 1998, p. 42
Milano – Minuta e preziosa come una damina di porcellana, Nicoletta Strambelli appare radiosa con i suoi capelli biondi lunghissimi e l’abito elegante in velluto color testa di moro. è in piena forma, nella sua più classica veste, svagata e sorniona di Patty Pravo, giusto per presentare l’ultimo e già chiacchierato album Notti, guai e libertà. “Era il titolo originale della canzone di Enrico Ruggeri Strada per un’altra città, che interpreto nell’album. Mi è piaciuto subito, ma Ruggeri mi ha avvertito che voleva cambiarlo. Allora ho detto: fallo pure, che lo uso io come titolo del disco”. È di poche parole Nicoletta-Patty, ma le sue battute sono spesso ironiche e fulminanti. Stavolta, poi, può sfoggiare un inventario di autori prestigiosi che hanno scritto per lei: Franco Battiato e Manlio Sgalambro, Ivano Fossati, Francesco Guccini, Loredana Berté e Roberto Vecchioni, Mario Lavezzi, Luca Madonia e, suo malgrado, Harry Belafonte. “Li ho sentiti quasi tutti per telefono”, avverte lei candida. “Ruggeri mi ha mandato un fax col testo e si è stupito poi che fossi io al telefono. Con Battiato siamo amici di vecchia data, ma Sgalambro non lo conoscevo. Ho molto apprezzato che il suo testo di Emma Bovary abbia colto la signora, che giudico una piccola borghesuccia, quando comincia a stufarsi del marito. Guccini non lo conosco, ho parlato solo con Gaetano Curreri che ha scritto il pezzo con lui. Ma la canzone che preferisco fra tutte è Angelus di Fossati”. Qualcuno obietta: sono tutti buonisti, non era meglio rivolgersi agli autori più maledetti? “E dove li trovi oggi?” C’è per esempio un certo Gianluca Grignani… E Patty sincera: “Non si capisce cosa dice, anche se non è che lo abbia ascoltato molto”. Per il suo cinquantesimo compleanno Nicoletta è volata a Londra in cerca di velluti. “Ma non li ho trovati. In compenso, proprio la notte del compleanno ci hanno sbattuti tutti fuori dall’albergo per un falso allarme. Pioveva a dirotto e faceva un freddo di ghiaccio. è stata un’esperienza indimenticabile”. Domanda audace: vomita ancora quando vede Romano Prodi alla tv? L’aveva detto solo qualche tempo fa, ma sussurra ora pentita: “è stata una scivolata di gusto, anch’io sono umana. Comunque non ho mai votato e non frequento i politici, mi bastano le grane del nostro ambiente”. Il video del primo singolo Les étrangers, la cui melodia somiglia molto a Merci, mon Dieu di Belafonte, l’hanno girato nella miniera di Iglesias in Sardegna, ma è stato curiosamente interrotto da una visita dei carabinieri dietro denuncia della Società Italiana Miniere. Malgrado la presenza del sindaco locale, perché nessuno aveva chiesto l’autorizzazione. Commenta sardonica Patty: “Forse era meglio se l’avessimo girato al mercato di piazza Vittorio a Roma. Almeno non prendevo tanto freddo e forse veniva meglio”. Per promuovere il nuovo album, Patty Pravo comparirà in tutti i maggiori talkshow, festival e varietà televisivi. Poi, ad agosto, un breve tour: “Solo venti date, se no mi stresso come l’ultima volta”.