Manlio Sgalambro, De Martinis & C., Catania, (maggio) 1995
La ‘comunione’ della ricchezza materiale va in frantumi contro le parole di Malebranche: «Due uomini non possono nutrirsi d’uno stesso frutto, o abbracciare uno stesso corpo…». Il comunismo di Sgalambro è volto alle disparità metafisiche, alle disuguaglianze ontologiche, a ciò «… per cui uno è un genio e l’altro un parassita dell’essere… per cui uno è buono e l’altro malvagio…».