Vito Isaia in La Sicilia, 26 luglio 1995, p. 24
Debutta questa sera Schopenhauer come rappresentazione
Gibellina – Debutta oggi a Gibellina Schopenhauer come rappresentazione, del filosofo catanese Manlio Sgalambro.
«Io ho il mio sogno – spiega Sgalambro – fondare una Teatrocrazia: ogni cosa che non si svolge a teatro non è vera. Pretenderei, insomma, che tutti gli atti più importanti della vita di un uomo fossero rappresentati su un palcoscenico. La verità che non riceverebbe la benedizione della finzione non sarebbe completa. Questo è il principio. E così per Schopenhauer: potrei trattarlo in un libro, in una lezione, magari in una canzone, ma l’unico modo degno è il teatro». Nasce così un testo per il teatro che, come sottolinea Michele Trimarchi, è di per sé insolito nel suo incedere per excerpta e brandelli, per frammenti ed aforismi e che si ispira ad un personaggio scomodo e penetrante, il filosofo tedesco.
Prodotto dall’associazione teatrale messinese «Il Diario Celeste» di Patrizia Baluci insieme al Comune di Gibellina ed a Taormina Arte con la collaborazione del Biondo di Palermo e del Vittorio Emanuele, Schopenhauer come rappresentazione è interpretato da Beppe Battiston, Monica Bucciantini, Vincenzo Modica e Massimiliano Speziani, con un fuggevole intervento scenico dello stesso Manlio Sgalambro. I costumi e le scene sono firmati da Gaetano Cipolla ed Ermelinda dell’Erba. Il lavoro è diretto da Alfonso Santagata. «Si è trattato di creare – spiega il regista – una sorta di partitura il cui ritmo precipitato e anti-armonico, rispecchiasse i moti dell’anima schopenhaueriana, in modo da sintonizzare il testo di Sgalambro alle esigenze del mio teatro».
«Il regista – commenta Patrizia Baluci, produttrice dello spettacolo – riesce sviluppare la propria drammaturgia lungo le due direttrici parallele dell’emergenza e della tentazione, considerate entrambe le vie necessarie per rivelare con cruda lucidità i recessi meno confessabili della propria anima, attraverso quello specchio infallibile che è il teatro. In questo senso, questo lavoro teatrale costituisce un punto di snodo per il pensiero del filosofo di Danzi-ca, per la teoria del teatro di Antonin Artaud, per la visione caustica irrequieta della società contemporanea di Manlio Sgalambro».
Schopenhauer come rappresentazione verrà replicato giovedì e sabato, mentre è previsto sempre a Gibellina, giovedì alle 17:30 presso l’Auditorium del Museo un incontro-dibattito al quale partecipano oltre all’autore, Franco Battiato, Michele Cometa, Antonino Scimeni e Michele Trimarchi. Nel mese di agosto lo spettacolo rimarrà in Sicilia, dove verrà rappresentato il due, al Palazzo dei Congressi di Taormina, il tre a Messina (al Vittorio Emanuele) ed in seguito a Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e, per iniziativa dell’Apit della città peloritana, nei castelli della provincia di Messina.