La diceria è fatta di rifiuti. E Bufalino ce lo fece capire

La diceria è fatta di rifiuti

L’omaggio

Sabato 18 alle 21, Franco Battiato presenta al Teatro Verdi Don Gesualdo, il suo film-omaggio sullo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino, realizzato per Bompiani in occasione del 90° anniversario della sua nascita, con illustri testimonianze da Leonardo Sciascia (nella foto con lo scrittore) a Matteo Collura, a Piero Guccione e il filosofo Manlio Sgalambro di cui qui pubblichiamo un testo che presenta l’opera, ispirato al romanzo più celebre di Bufalino, Diceria dell’untore.
La pellicola verrà proiettata in anteprima dopo la presentazione e un’intervista di Mario Andreose a Battiato.

Il pensare «fecale» si nutre di rifiuti. La cultura splende nelle nostre case, libri e quadri eccellenti, dischi di musiche cinesi e cineteche piene di rarità… Ne esala odore di marcio e inizi di combustione. Frughiamo tra questi stracci e mangiamo. Questa è la diceria.
Caccia allo stambecco, fasto dello spirito e ghette bianche. Vecchia Europa. Coiti misti a impulsi sociali di tipo spinale. Eiaculatio præcox e regressione al Fato. Lenta agonia di esseri senza verità… Anche questa è la diceria. Tra il tono borghese e il plebeo vi è quello che Kant chiamò «da signori». In altre parole la diceria.
La diceria è fatta di resti. Appartiene di diritto alla nostra epoca.
Bufalino avverte la pesantezza di questo concetto, la responsabilità di averlo estratto da emozioni selvagge e di averlo portato alla luce per darlo in pasto, alla fine, a una massa di disperati che ne vogliono fare soltanto «buon» uso… Ma la diceria non perdona.


Manlio Sgalambro, La diceria è fatta di rifiuti e Bufalino ce lo fece capire in “Corriere della Sera”, 11 settembre 2010

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