Manlio Sgalambro. Il consolatore


“Ho subito immaginato un ritratto molto visivo, col filosofo di tre quarti, e mi sono sentito anche pittore. Sullo sfondo una Sicilia nuvolosa, grigia, quasi padana. È un video di parole, dove si percorrono le vie segrete e consolatorie della filosofia di Sgalambro, al quale vengono proposti temi e sollevate questioni traendo ispirazione direttamente dai suoi testi”. Così Guido Cionini – autore del video Manlio Sgalambro. Il consolatore – ha descritto ieri, a Pesaro, l’approccio utilizzato per raccontare per immagini il filosofo siciliano che da qualche anno scrive il cinema di Franco Battiato.

La filosofia di Manlio Sgalambro raccontata in un videoritratto matematico. L’anteprima del documentario a Pesaro, alla 42ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Il video è stato realizzato a Catania, ha una durata di 58 minuti. S’intitola Manlio Sgalambro. Il consolatore. Regia di Guido Cionini. Hanno collaborato al progetto (editing e redazione) Matteo Corti e Michele Ferretti, e inoltre Alessandro Riccucci (suono), Fabio Carraresi (voce off). Musiche di Franco Battiato.

Voi mi domandate come formarvi filosoficamente. Noto come, saggiamente, non mi chiediate di libri: cosa che gli sciocchi fanno per prima e che mi avrebbe annoiato. Pratichiamo anzitutto un perfetto angelismo: chiediamo solo alla mente.1

Segmento video. “In esterni registrai un lungo piano sequenza di 22’. Sgalambro è ripreso di spalle e di lato, entra nel domenicale mercato delle anticaglie in una centrale piazza di Catania. Il filosofo cammina lentamente, ascolta e osserva quel che gli accade attorno. Brusio di folla, grida di venditori. Tra i banchi improvvisati della fiera, prende in mano degli oggetti, sfoglia un vecchio libro, infine si avvia ad uscire da un altro lato della piazza. Il cielo è sempre grigio, nuvoloso, padano”.

1 da Manlio Sgalambro, Anatol


Guido Cionini, Manlio Sgalambro. Il consolatore, 2006 – Collegamento esterno

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