Teoria della Sicilia



Là dove domina l’elemento insulare è impossibile salvarsi. Ogni isola attende impaziente di inabissarsi. Una teoria dell’isola è segnata da questa certezza; un’isola può sempre sparire. Entità talattica, essa si sorregge sui flutti, sull’instabile. Per ogni isola vale la metafora della nave; vi incombe il naufragio. Il sentimento insulare è un oscuro impulso verso l’estinzione. L’angoscia dello stare in un’isola, come modo di vivere, rivela l’impossibilità di sfuggirvi come sentimento primordiale. La volontà di sparire è l’essenza esoterica della Sicilia. Poiché ogni isolano non avrebbe voluto nascere, egli vive come chi non vorrebbe vivere. La storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori. Ma dietro il tumulto dell’apparenza si cela una quiete profonda.
Vanità delle vanità è ogni storia! La presenza della catastrofe nell’anima siciliana si esprime nei suoi ideali vegetali, nel suo tedium storico, fattispecie nel Nirvana.
La Sicilia esiste solo come fenomeno estetico. Solo nel momento felice dell’arte quest’isola è vera.


testo di Manlio Sgalambro / musica di Franco Battiato, Teoria della Sicilia in:
Il cavaliere dell’intelletto, inedito [Palermo, 20 settembre 1994]
• Franco Battiato, Sette brani, Bompiani, 2007
• Franco Battiato, Le nostre anime (edizione speciale), Universal Music, 2015

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